La “terapia camuna“ che è diventata un punto di riferimento internazionale
Alexander Reed
Presidente e fondatore dell’European Parkinson Therapy Centre
Sei anni fa, un piccolo centro no profit con un approccio rivoluzionario è stato aperto a Boario per aiutare le persone con Parkinson e le loro famiglie. Da queste origini umili nasce la favola dell’European Parkinson Therapy Centre (EuPaTh).
Il centro è una combinazione di elementi unici: creato da una collaborazione internazionale di leader nel mondo del Parkinson, diretto da persone con Parkinson in un ambiente di benessere (non ospedaliero), rende i pazienti protagonisti attivi della propria salute, includendo e sostenendo anche i loro familiari.
Il modello di terapia creato a Boario è basato su QUATTRO PILASTRI: gli elementi fondamentali per mantenere una buona qualità di vita.
I medicinali sono uno di questi ma da soli i farmaci non riescono a garantire una buona qualità di vita. Siamo convinti che il rapporto tra il paziente e il proprio neurologo sia fondamentale, per questo motivo collaboriamo con numerosi neurologi in tutta Italia ed all’estero.
Durante la permanenza nel nostro centro non modifichiamo la cura farmacologica e ci limitiamo a spiegare ai clienti le diverse tipologie di farmaco (agonisti, levodopa inibitori) e li invitiamo ad un uso responsabile di questi. In caso di emergenza o necessità è sempre possibile richiedere un consulto con la Neurologa di riferimento del centro, che successivamente si metterà in contatto con il proprio neurologo.
È importante che tutti i pilastri abbiano la stessa altezza: una casa con una sola parete non può reggere il tetto. Nel centro le terapie sono focalizzate su: esercizio fisico mirato, stile di vita e aspetti psicologici; questi elementi fondanti vengono trattati sia individualmente, che in relazione tra loro, in un approccio multilivello a 360 gradi, grazie al quale le persone e le loro famiglie ricevono le informazioni e gli strumenti concreti per vivere con il Parkinson.
La ricerca di nuove apparecchiature e l’aggiornamento, sono peculiarità del centro, tant’è vero che EuPaTh è il primo centro in Italia ad aver acquisito “Neurosteer“: una nuova tecnologia proveniente da Israele per rilevare e monitorare le onde cerebrali durante i trattamenti.
Il centro ha avuto una risonanza notevole in tutta Italia e anche all’estero; è attivo tutto l’anno e ha portato oltre 7.000 soggiorni negli hotel di Boario.
Ad oggi opera in oltre 40 paesi, ha pubblicato un libro in collaborazione con la BBC, ha creato una joint venture con Parkinson UK per aprire 21 centri nel Regno Unito ed ha all’attivo numerose collaborazioni. In Italia è stata creata un’ottima collaborazione con la Fondazione Limpe. Il centro ha creato una rete tra associazioni, ospedali e neurologi che operano in tutta Italia. Insieme al consiglio di amministrazione dell’European Parkinson Disease Association (EPDA), si stanno portando avanti due progetti: uno per promuovere e migliorare la cooperazione e lo scambio di “Good Practice” (buone prassi) tra le associazioni nazionali; mentre l’altro, svolto anche con la Oxford Brookes University, per dimostrare come un intervento immediato rispetto alla diagnosi, volto ad accrescere le conoscenze e migliorare la qualità di vita dei neo diagnosticati, consenta ai Governi europei di risparmiare.
Il protocollo dei quattro pilastri è stato presentato a tutte le associazioni nazionali Europee nell’ambito del congresso internazionale dell’EPDA. Nell’Ottobre 2018 il direttore del centro è stato a Bruxelles per discutere con il parlamento Europeo: “Siamo convinti che il nostro approccio si diffonderà ancora più rapidamente in numerose città europee ed extra-europee”, dice il presidente Alexander Reed.
Inoltre EuPaTh in collaborazione con “The cure Parkinson’s trust”, “Davis Phinney foundation”, “The Cleveland clinic”, “Parkzone”, “Sail for Parkinson” e con il tour operator EuTravel Ltd di Londra propone una serie di settimane di “vacanza attiva”.
Ciò che però contraddistingue maggiormente European Parkinson Therapy Centre è lo staff dedicato e sensibile alle esigenze delle persone.
“Grazie di cuore per tutto quello che avete fatto per noi e per mio papà. Siete stati fantastici e professionali. La sensibilità e l’umanità che donate ai vostri pazienti è impagabile e commovente. Per Alex non ho aggettivi. Anche lui vive ogni giorno le difficoltà di questa malattia, ma è un vero guerriero e preferisce dedicare la maggior parte del suo tempo per i suoi assistiti piuttosto che pensare solo a sé stesso. Siete un mezzo miracolo.” (Franco di Roma).
L’impegno costante del fondatore Alex Reed nella lotta verso il miglioramento della qualità di vita e contro la stigmatizzazione delle persone con Parkinson è stata riconosciuta dall’International Rotary Club che l’ha insignito del “Paul Harris Fellow”, la massima onorificenza rotariana.
“Il nostro protocollo sta diventando un punto di riferimento, la nostra capacità di comprendere l’esigenza dei clienti e il nostro modo di lavorare in team messi insieme sono elementi forti per cambiare la qualità di vita e migliorare i sintomi dei nostri clienti” conclude Alexander (per ulteriori informazioni visita il sito www.terapiaparkinson.it).