Homotaurine Effects on Hippocampal Volume Loss and Episodic Memory in Amnestic Mild Cognitive Impairment
Gianfranco Spalletta et al.
J Alzheimers Dis. 2016;50(3):807-16
La Demenza di Alzheimer (AD) è caratterizzata da un progressivo deterioramento cognitivo e funzionale e dalla degenerazione neurale di specifiche aree cerebrali. Marcatori topografici di malattia, come la Risonanza Magnetica Cerebrale volumetrica, possono essere utili nella misurazione e nel monitoraggio del decorso della malattia. Molti studi chiariscono, inoltre, che un deficit nella memoria episodica rappresenti un marcatore importante per il Mild Cognitive Impairment di tipo amnesico (aMCI), che a sua volta è considerato lo stadio clinico precoce dell’AD. Fra i composti che recentemente sono stati studiati per loro attività antidementigena c’è l’omotaurina, un amminoacido solforato di origine naturale con evidenza di effetto protettivo sul declino mnesico progressivo e sulla neurodegenerazione, con rallentamento dell’atrofia ippocampale. Scopo primario di questo studio è stato quello di indagare il potenziale effetto dell’omotaurina sull’atrofia dell’ippocampo e sul declino della memoria episodica in pazienti con aMCI e secondariamente l’effetto su aree cerebrali differenti dall’ippocampo. Presso la Fondazione Santa Lucia di Roma sono stati arruolati 33 pazienti con diagnosi di aMCI, con un punteggio CDR (Clinical Dementia Rating) di 0.5, che non assumevano farmaci anti-demenza o psicotropi. I pazienti sono stati assegnati 1:2 in maniera naturalistica al gruppo supplementazione o al gruppo di controllo. I supplementati hanno assunto omotaurina 50 mg/die per due settimane, poi 50 mg/bid per un anno. Su tutti i soggetti è stata condotta una valutazione neuropsicologica, clinica e di neuroimaging. I risultati della risonanza magnetica sono stati analizzati con il software SPM, utilizzando gli approcci morfometrici Voxel-Based e ROI-Based, mentre la valutazione neuropsicologica si è concentrata in particolare sulle performance di memoria episodica tramite la somministrazione del test delle 15 parole di Rey a richiamo immediato (I-RWLLT), attraverso l’analisi dell’effetto recency. I pazienti supplementati con omotaurina, se paragonati ai controlli, hanno mostrato un rallentamento della perdita volumetrica a livello della coda ippocampale destra e sinistra, della circonvoluzione fusiforme e della corteccia temporale inferiore destra. I test neuropsicologici hanno supportato l’ipotesi che sui pazienti aMCI supplementati con omotaurina si possa riscontrare un miglioramento della componente a breve termine (recency) della memoria episodica come mostrato dai risultati al I-RWLLT. La supplementazione con omotaurina ha un effetto positivo sull’atrofia ippocampale e sul deterioramento della memoria episodica in pazienti aMCI. Ulteriori studi su questa popolazione, per cui non esistono trattamenti farmacologici approvati, sono auspicabili anche per chiarire i meccanismi dell’effetto della molecola sulla morfometria cerebrale.